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I Docenti saranno solo Dipendenti Regionali? Limiti alla Mobilità e ai Concorsi?

lentepubblica.it • 8 Ottobre 2018

docenti-dipendenti-regionaliAlcune Regioni stanno discutendo di autonomia: e di mezzo ci andrebbero anche i Docenti, che diventerebbero soltanto dipendenti regionali e non statali. Ecco cosa sta scuotendo l’ambiente in questo momento.


Alcune regioni italiane, come già riferito, hanno avviato l’iter per ottenere ulteriori forme e condizioni di autonomia, amministrativa e legislativa, su temi quali lavoro, istruzione, salute, tutela dell’ambiente e dell’ecosistema e di governo del territorio.

 

Regioni al momento interessate

 

Le regioni, che hanno avviato il suddetto iter, sono: Lazio; Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. L’iter avviato si dovrà concludere con una legge nazionale, dopo l’Accordo Stato-Regioni. Non si escludono, tuttavia, richieste da parte di altre Regioni.

 

E i Docenti? Che ruolo hanno in questa vicenda?

 

Il 22 ottobre prossimo, probabilmente, il Governo varerà il disegno di legge sull’autonomia del Veneto. Un allarme sull’Istruzione è lanciato dall’assessore al Bilancio, al Lavoro e alle Attività Produttive del Comune di Napoli, Enrico Panini, che lo ha annunciato su FB:

 

Tra pochi giorni, probabilmente il 22 ottobre, il Consiglio dei ministri varerà il disegno di legge sull’autonomia del Veneto, cui seguirà a breve quello della Lombardia, dell’Emilia Romagna e di altri territori del centro e del Nord. Quel testo di legge non potrà essere corretto in Parlamento perché deputati e senatori saranno chiamati a dire sì o no in blocco.

Tra le materie, relativamente alle quali il Veneto beneficerà di maggiore autonomia, vi è l’Istruzione. Enrico Panini evidenzia che l’Istruzione verrà regionalizzata, per cui Programmi scolastici, organizzazione, assunzioni e trasferimenti saranno solo locali.  L’Assessore, in argomento mobilità, evidenzia poi che sarà sì possibile concorrere per una cattedra in Veneto, tuttavia, quell’insegnante dovrà sapere che è stato assunto dalla Regione Veneto e potrà chiedere di trasferirsi da Padova a Treviso, ma non potrà lasciare il Veneto se non dimettendosi e partecipando a un nuovo concorso regionale.

 

Il Governo prova a stemperare i toni, ma l’iter sembra avviato

 

Da ambienti governativi si getta acqua sul fuoco e si lascia intendere che il progetto c’è (riguarderebbe non solo il Veneto ma anche la Lombardia e l’Emilia-Romagna) ma che la sua realizzazione non è affatto imminente, anche perché, per andare avanti su questa strada è necessario che le due forze di Governo trovino un’intesa.

 

Tuttavia il disegno di legge del senatore leghista Mario Pittoni  parla effettivamente di “domicilio professionale”: per partecipare al concorso in una determinata regione sarà necessario eleggere il proprio domicilio professionale esattamente in quella regione con un vincolo di permanenza per un certo periodo di tempo.

 

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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